ATHLETIC CLUB: Agirrezabala; de Marcos, Vivian, Álvarez, Lekue; de Galarreta (73’ Prados), Jaureguizar; Berenguer (86' Vesga), Sancet (81’ Gómez), Nico Williams (86' Djaló); Sannadi (73’ Guruzeta). All. Valverde RANGERS: Kelly; Ridvan (23' Barron), Tavernier, Balogun (50' Igamane), Souttar, Jefte; Raskin, Diomande (84' Bajrami), Hagi (46' Nsiala); Cerny (84' Pereira), Dessers . All. Ferguson gli higlights di Athletic - Rangers Dopo lo 0-0 in Scozia, serve una pronta risposta dell’Athetic; all’andata i leones sono risultati un po’ troppo fumosi, poco concreti e imprecisi sottoporta, i quasi 90 minuti di superiorità numerica non sono stati sfruttati per mettere in ginocchio l’avversario, con l’aggravante del rigore sbagliato da Berenguer. I Rangers, dal canto loro, all'Ibrox Park non hanno provato ad attaccare neanche una volta, lasciando la responsabilità della partita interamente sui baschi. Per il ritorno serve di più: una squadra più concreta e decisa, un San Mamés che dev’essere un nuovo Colosseo con un’atmosfera focosa e intensa. Valverde sa bene che un gol potrebbe indirizzare tutto, e lo vuole subito, o quasi. il rischio di arrivare a fine partita a reti bianche è alto. La formazione? Ormai quasi scritta su pietra: 4-2-3-1 fluido, con Sancet trequartista ma vero goleador, Berenguer largo ma mai statico al posto di Iñaki (problema muscolare, ma in panchina), Nico libero di dribblare e seguire l’istinto con Sannadi a fare il lavoro sporco tra le linee, combattendo su ogni pallone e terrorizzando tutti i difensori che devono affrontare la sua possenza straordinaria. In mezzo Galaxy e Jauregizar per dare geometrie e solidità, con De Marcos e Lekue a fare avanti e indietro sulle fasce, affianco ai centrali Vivian e Yeray, in porta il guardameta di coppa Agirrezabala. La partita inizia con una spinta fortissima da parte del San Mamés. I Rangers si chiudono e nei primi dieci minuti è già chiaro chi comanda: possesso palla basco, pressing alto e cattiveria su ogni seconda palla. Gli scozzesi sembrano un po’ sorpresi dalla veemenza e si rifugiano spesso in lanci lunghi per Dessers, ma Yeray e Vivian non concedono nulla. Il primo squillo arriva al 12’ con Nico che semina un paio d’avversari, uno-due con Sancet entra in area e riesce a tirare, palla respinta, tiro di Sancet e gran salvataggio di Tavernier. L’Athletic si permette qualche momento di gestione, dosando le energie, palleggia con i suoi uomini e attende il momento giusto, anche se uno stupido alleggerimento permette a Dessers di avventarsi su una palla vagante in area, Vivian lo trattiene appena alla maglia e il nigeriano sviene in area con la maglia lacerata. Arbitro e VAR ignorano le proteste scozzesi, i tifosi si tirano le maglie per verificare la qualità del prodotto. La partita non si accende ma l’Athletic ha due occasioni per passare in vantaggio: Sannadi trova Nico davanti alla porta ma il tiro dell’esterno è di poco a lato; poi una grande un’occasione per Sancet che si mangia un gol dal centro dell’area dopo una sponda incredibile sempre di Sannadi, tirando alto una palla non facile da gestire col portiere in uscita, ma si poteva e doveva sicuramente fare meglio. Passa un minuto e proprio Sannadi si guadagna un calcio di rigore alla fine dei minuti di recupero del primo tempo: si libera di Souttar che, appena entrato nell’angolo dell’area, gli frana addosso e per l’arbitro Peljto non ci sono dubbi, assegnando la massima punizione. Sul dischetto va Sancet che, glaciale, spiazza il portiere e porta in vantaggio i zuriggori con il San Mamés in festa all'intervallo. I Rangers rientrano in campo nel secondo tempo con le spalle al muro, dovendo snaturare il loro piano di gioco, alzando il baricentro e provare a costruire qualcosa in fase offensiva. Ma con scarso successo. L’unica occasione vera in due partite arriva al 59°: cross, sponda, tentativo di rovesciata di Dessers che liscia, la palla arriva a Raskin che tira, palla deviata da Agirrezabala e va ad infrangersi sul palo. Gli scozzesi lamentano un fallo di mano di Yeray, ma ancora una volta ne arbitro ne VAR intervengono. L’Athletic dà sempre l’impressione di essere in totale controllo della partita; Valverde dalla panchina detta il tempo come un direttore d’orchestra, gestendo i cambi col cronometro: a venti minuti dalla fine entrano Prados e Guruzeta per Galaxy e Sannadi (entrambi a rischio squalifica), quest’ultimo probabilmente il migliore in campo. I Geasr provano a modificare le posizioni in campo in un modo che risulterà goffo: Ferguson passa un "pizzino" a Tavernier per aiutare i compagni alla nuova disposizione tattica, ma al primo momento il capitano e l'allenatore della squadra ospite si devono chiarire sui compiti da svolgere. Poi, all’80°, l’azione che chiude il discorso qualificazione: Berenguer dalla destra attira il raddoppio, scarica per De Marcos che di prima mette un cross alto sul secondo palo dove si avventa Nico Williams, che sbuca alle spalle di Tavernier e, di testa, firma il 2-0. Il San Mamés esplode definitivamente con grida liberatorie. Il finale è pura amministrazione per i zurigorri: gli ingressi Unai Gómez, Vesga e Djalò servono solo a spezzare il ritmo degli scozzesi che non hanno più le forze di reagire, con il pubblico di casa in delirio, in attesa del fischio finale che arriva dopo 5 minuti di recupero. Due partite dominate, si poteva fare di più? Sicuramente, ma complessivamente in oltre 180 minuti non si è rischiato per niente, e la qualificazione non è mai stata veramente in dubbio, c’è sempre stata solo una squadra in campo. FINALERDIETARA! Luca Blasetti