CELTA VIGO: Radu; Fernandez, Starfelt, Marcos Alonso; Rueda (61’ Carriera), Gonzalez, Sotelo (61’ Moriba), Mingueza; Aspas (80’ Alvarez), Jutgiá (45’ El-Abdellaoui), Swedberg (75’ Borja Iglesias). All. Claudio Giraldez ATHLETIC CLUB: Simón; Areso, Vivian, Paredes, Berchiche (51’ Boiro); de Galarreta, Jauregizar; Berenguer (46’ I. Williams), Sancet (46’ Selton), N. Williams (75’ Serrano); Guruzeta (78’ Izeta). All. Valverde gli higlights di Celta Vigo - Athletic Club
L’Athletic Club, dopo tre partite casalinghe tra Champions e Liga, torna in trasferta, in Galizia. Valverde non applica praticamente turn-over: rientra solo Paredes centrale in coppia con Vivian, Areso a destra e Barchiche a fare gli straordinari a sinistra. In mediana Jaure-Galaxy, in avanti Guruzeta supportato da Nico Williams, Berenguer e Sancet sulla trequarti.
Molti cambi per il Celta, mai vittorioso in casa in questa Liga, anche loro stanchi dopo l’impegno europeo contro il Bologna, nel quale hanno perso dopo essere passati in vantaggio; mister Giraldez lascia Borja Iglesias e Bryan Zaragoza in panchina, ma schiera l’eroe di settimana scorsa Swedberg, autore della doppietta con la quale il Celta ha espugnato il Bernabeu.
La partita è molto tattica ma anche molto lenta: entrambe le squadre applicano un pressing molto alto, e la partita rimane molto bloccata, con poco ritmo e nessuna accelerazione, con un sussulto per il Celta al 18', ma Ferran Jutgiá, tenuto in gioco da Berchiche, controlla malissimo al limite dell’area e la difesa può liberare.
Poco prima della mezz’ora, i zurigorri iniziano a farsi vedere verso la porta di Ionit Radu, ex incubo interista, prima con una girata di Guruzeta, debole e facile preda per il portiere rumeno, e poi con una conclusione di Jauregizar da fuori area, parata dell’estremo difensore. Nonostante qualche sprazzo, la partita non decolla, con pochi acuti e parecchi sbadigli.
Dopo una discesa di Iaspas, fermata da Berchiche, l’Athletic costruisce con Berenguer e De Galarreta sulla destra, cross del mediano dove Guruzeta non arriva di testa e Sancet sciabatta alto in acrobazia.
Pericolosissimo contropiede del Celta al 34’, che salta il pressing dell’Athletic trovando spazio a centrocampo con Aspas, il quale serve Swedberg, scambio con Rueda sulla destra ma l’esterno non riesce a crossare decentemente per i compagni e i biancorossi spazzano.
L’Athletic rischia di capitolare al 42’: Sancet non aggancia sulla trequarti, il Celta, con tre passaggi in rapida successione, riesce a lanciare Swedberg in area avversaria; l’attaccante elude l’intervento di Vivian ma un recupero pazzesco di Paredes respinge la conclusione dello svedese davanti a Simón, salvando il risultato, cosí le squadre vanno negli spogliatoi sullo 0-0.
Valverde nella ripresa inserisce Iñaki Williams, al rientro dopo l’infortunio, e Seldon Sanchez per gli impalpabili Sancet e Berenguer, molto stanchi dopo le ultime fatiche. Nemmeno il tempo di prendere le misure ed il Celta trova il gol con Swedberg: dalla sinistra Mingueza pesca Rueda sul lato opposto, di prima mette in mezzo con tre giocatori del celta soli davanti a Simón, lo svedese si coordina e di testa ed insacca.
Passa un minuto dal vantaggio dei padroni di casa e Aspas lancia il giovane El-Abdellaoui, appena entrato, il quale arriva al limite dell’area, contrastato da Berchiche, e sfiora il raddoppio con un bel tiro. Nell’azione il terzino dell’Athletic si infortuna e deve lasciare il posto a Boiro.
Dopo un tentativo di Jaure dal limite, finito alto, su iniziativa di Nico Williams, al 55’ Boiro si fa saltare facile da Rueda sula destra, traversone sulla trequarti dove l’intervento di Vivian mette in moto El-Abdellaoui, il quale s’invola verso la porta avversaria e batte Unai Simón per il 2-0.
L’Athletic fa fatica a reagire dall’uno-due del Celta: Nico Williams prova ad alzare il ritmo e a trascinare i suoi, ma un intervento disperato di Rueda lo ferma prima di procurare il rigore. Nell'intervento, Nico cade su Rueda ed è costretto a lasciare il campo.
Al 62’ l’Athletic entra di nuovo in area avversaria, Iñaki insegue una palla vagante e viene scalciato da Carreira e cade. L’arbitro, a due passi, inizialmente ignora l’intervento, poi chiede aiuto al VAR e, dopo il video check, assegna il rigore per i leones. Sul dischetto si presenta Nico Williams, ma l’esecuzione è debole e molle, a Radu è bastato attendere fino all’ultimo per poi seguire la direzione della palla, sulla sinistra, e bloccarla in due tempi.
Due gol di svantaggio con un rigore sbagliato, molte squadre avrebbero gettato la spugna, ma questo atteggiamento non fa parte dell’Athletic Club, che continua a spignere nella speranza di ribaltare la situazione. Purtroppo, il Celta riesce a respingere gli attacchi dei leones in attesa di ripartire di nuovo in contropiede, con tutti gli spazi che l’Athletic deve concedere nella propria metà campo.
Nico Williams viene sostituito da Nico Serrano a quindici minuti dalla fine, nello stesso momento in cui Swedberg lascia il posto a Borja Iglesias. L’Athletic trova energie sulla destra: cross teso di Areso in area, Selton si coordina ma impatta male e la palla vola alta sopra la traversa. Subito dopo Valverde fa entrare Urko Izeta per Guruzeta, mai entrato in partita.
Minuto 80: angolo per l’Athletic, respinta corta e la palla viene raccolta al limite da Jauregizar, tiro del centrocampista ma la palla viene deviata da un difenroe, la sfera arriva ad Izeta, largo a destra in area, tiro di collo che si stampa sul palo interno, con Iñaki Williams pronto ad intervenire; il tiro era talmente forte che la palla, dopo aver colpito il palo, è rimbalzata direttamente in fallo laterale.
Nemmeno i 7 minuti di recupero concessi dall’arbitro non cambiano il risultato, dove è il Celta ad andare vicino al terzo gol con Iglesias, servito da El-Abdellaoui, ma la conclusione dell’attaccante esce debole e imprecisa.
Il Celta ha costruito la sua prima vittoria in casa in Liga nei primi dieci minuti del secondo tempo, dove ha alzato i ritmi mentre l’Athletic ha tenuto il passo compassato tenuto nel primo tempo. I leones avrebbero avuto anche la forza per pareggiarla, ma sbagliare (e calciare in quel modo) il calcio di rigore, in queste occasioni, è un peccato quasi mortale, mentre la sfortuna non ha permesso ad Izeta, entrato con la voglia di spaccare il mondo, di realizzare il suo primo gol in Liga.
Ci chiediamo del perché Valverde abbia giocato le partite con gli stessi uomini da due settimane a questa parte, ruotando pochissimo gli elementi a disposizione: Sancet e Berenguer non ne avevano proprio e sono stati sostituiti dopo 45 minuti, ma soprattutto i tifosi si chiedono perché ha schierato alla terza partita consecutiva Yuri Berchiche, 35enne ed incline agli infortuni muscolari. Il suo infortunio, vista la situazione critica tra i centrali a disposizione (Vivian, diffidato, salterà la partita contro l’Espanyol) creerà ulteriori problemi.
Ora sotto con l’Ourense in Copa, bisogna iniziare bene la competizione, sfruttando ogni elemento disponibile perché la stagione non è ancora finita e nulla é ancora perduto, soprattutto in Liga.
Lodovico Monoli