ATHLETIC CLUB: Simón; Gorosabel, Vivian, Laporte, Berchiche; Jauregizar, De Galarreta (73’ Rego); Berenguer (73' Serrano), Selton (64' U. Gómez), N. Williams (73' Navarro); Guruzeta (84' Vesga). All. Valverde REAL OVIEDO: Escandell; Vidal, Costas Carmo, Lopez; Dendoncker (85' Sibo), Colombatto (85 Fores); Vinas, Reina (72' Ilic), Chiara (53' Hassan); Rondon (72' Agudin). All. Carrion gli higlights di Athletic Club - Real Oviedo L’Athletic club ospita il fanalino di coda Real Oviedo in un San Mames illuminato da un sole che si spera scaldi l’umore dei biancorossi reduci dalla sconfitta nell’infrasettimanale di Champions League a Newcastle e, in generale, da un periodo di difficoltà. Le polemiche su quella che per alcuni parrebbe una palese scelta di rinunciare a competere per la qualificazione in Champions vengono corroborate alla lettura delle formazioni che vede Valverde schierare Nico Williams e Guruzeta assenti nella trasferta in terra inglese. Il trio di trequartisti è composto dal già citato numero 10, da Berenguer e da Selton Sanchez 18enne gioiellino di Lezama odierno esordiente con un futuro che gli addetti ai lavori prevedono più che roseo. Il match vede fin da subito i ragazzi di Valverde prendere il controllo del gioco che si sviluppa con trame, in verità non sempre rapidissime, tessute dal duo Jauregizar Ruiz de Galarreta. Gli ospiti nonostante una palese inferiorità tecnica propongono un gioco basato su una costante costruzione dal basso che spesso si tramuta in errori in uscita che consentono agli avanti biancorossi di presentarsi davanti al portiere asturiano. Al 25esimo l’azione che decide la partita. Nico Williams parte da sinistra converge al centro saltando due uomini e una volta in area deborda ancora sulla sinistra liberando un sinistro potentissimo che si insacca sotto la traversa. 1-0. Appena il tempo di pensare ad un match finalmente “stappato” che la difesa zurigorri combina un pasticcio colossale regalando l’1-1 al Real Oviedo. La revisione al VAR salva Unai Simón e compagni scovando un fuorigioco millimetrico che consente anche ai tifosi di dimenticare velocemente la patetica dinamica appena percepita con incredulità. Il secondo tempo vede i padroni di casa meritare ai punti il risultato con un possesso di palla solido che garantisce il comando del gioco e alcune occasioni colpevolmente sprecate dalla prima linea. Nonostante sia palese il fatto che la squadra arrivi all’ultima fatica pre-sosta con il fiato corto e che sia doveroso d ringraziare il calendario che l’ha accoppiata ad una squadra che dimostra di valere la posizione in classifica occupata, è altrettanto importante il fatto che i 3 punti restano sulle rive del Nervion insieme alle buone sensazioni derivanti dalla personalità e dai colpi di Selton Sanchez in una realtà che deve la sopravvivenza della propria filosofia al connubio tra competenza e autarchia.
Salvatore Mario Gaias