1 NOVEMBRE 2025 - 11a GIORNATA DE LA LIGA 25/26

REAL SOCIEDAD 3 - ATHLETIC CLUB 2

38' Mendez (R), 42' Guruzeta (A), 47' Guedes (R), 79' Navarro (A), 92' Gorotxategi (R)


REAL SOCIEDAD: Remiro que malo es; Aramburu, Martin, Zubeldia, Gomes; Guedes (63' Kubo), Gorrotxategi, Soler (82' Aihen), Barrenetxea (41' Zakharyan, 82' Goti); Mendez (62' Marin), Oyarzabal. All. Sergio Francisco


ATHLETIC CLUB: Simón; Gorosabel (83’ Areso), Vivian, Laporte, Berchiche; Jauregizar, De Galarreta (68’ Rego); Berenguer, Sancet (53’ N.Williams) Navarro; Guruzeta. All. Valverde


gli higlights di Real Soicedad - Athletic Club


Perdere con un gol nel recupero è sempre terribile. Perdere con un gol nel recupero un derby lo è il doppio, se non il triplo. Perdere con un gol nel recupero un derby contro un avversario che fin qui aveva fatto ridere (2 vittorie, 3 pareggi e 5 sconfitte nelle prime 10 giornate, con un attacco asfittico e una difesa pessima) è veramente una sciagura. E l'Athletic, ovviamente, è riuscito a combinare la frittata delle frittate, tenendo fede alla sua meritata fama di "equipo Aspirina", ovvero una squadra che è un toccasana per rivali messi non benissimo, e rovinando il fine settimana a tutti i suoi tifosi.

Ciò premesso, è indubbio che il pareggio sarebbe stato il risultato giusto per quanto visto ad Anoeta, tuttavia il calcio raramente è meritocratico e sabato pomeriggio lo ha ribadito. Quel che è certo è che le due squadre hanno mostrato una volta di più tutti i loro problemi, dando vita a una partita sicuramente emozionante e spettacolare, eppure al contempo ricca di veri e propri strafalcioni - soprattutto in difesa - che ne hanno denunciato lo stato di salute quantomeno precario.


Ma veniamo alla fredda cronaca. Se l'Athletic scende in campo col 4-2-3-1 ormai suo marchio di fabbrica, non si può dire che Valverde si astenga dalle mosse a sorpresa: in difesa c'è infatti Gorosabel, a rilevare un Areso fin qui a dir poco impalpabile, ma soprattutto davanti Robert Navarro viene preferito a Nico Williams, altra delusione di questo inizio di stagione a causa di una pubalgia che non vuole saperne di passare. Fuori per infortuni di lungo corso anche il fratello Iñaki e Maroan Sannadi, assenza questa che carica di notevole responsabilità Gorka Guruzeta, unico centravanti superstite insieme al poco impiegato (eufemismo) Izeta.

L'inizio dei Leoni è col piglio giusto, però col passare dei minuti la squadra perde campo e la Real prende in mano l'iniziativa; in particolare, la fascia destra è terreno di caccia per Gómez e Barrenetxea, che sfruttano l'inconsistenza di Berenguer in fase difensiva per mettere alla frusta Gorosabel. Dopo due squilli di Carlos Soler (parata di Unai) e Oyarzabal, che tira fuori da buonissima posizione, è proprio da un cross al bacio di Barrenetxea, sul punto di uscire per un infortunio muscolare, che nasce l'1-0 al 38': la palla tesa è ottima, Oyarzabal la prolunga e Brais Méndez insacca in due tempi, raccogliendo la respinta miracolosa di Unai Simón dopo il suo primo tocco.

Neppure il tempo di metabolizzare lo svantaggio che l'Athletic pareggia, impresa non da poco dopo lo sganassone appena incassato. I meriti dell'1-1 vanno divisi equamente tra Ruiz de Galarreta, che batte immediatamente e spedisce in area una punizione per fallo su Berenguer, Gorosabel, che controlla di testa, salta un avversario e riesce a servire in caduta Guruzeta, e Gorka stesso, bravo a finalizzare con un destro secco che non lascia scampo a Remiro.


Il sospiro di sollievo per aver pareggiato subito i conti viene purtroppo vanificato a inizio ripresa. Neanche due minuti di gioco e Gonçalo Guedes realizza infatti un gran gol, facilitato dai riflessi pachidermici di Laporte sul primo controllo del portoghese (bello, ma il nostro difensore si fa saltare come un amatore). I Leoni stavolta accusano il colpo e a poco serve l'ingresso di Nico, evidentemente lontano da una condizione accettabile. I txuri urdin però non ammazzano la partita, anche a causa di un fuorigioco di Kubo che rende vano il 3-1 di Zakharyan, e i biancorossi tornano a farsi vedere con un tiro a giro di Williams jr. e un colpo di testa mancato da Laporte in posizione interessantissima. È però il preludio al 2-2, che arriva al 78' su un altro calcio da fermo: pallone scodellato in area dalla trequarti, doppio tocco di testa di Yuri e Vivian, Remiro devia sulla traversa e Rego, lestissimo, lo rimette in mezzo per Navarro, che deve solo appoggiare nella porta sguarnita.

Sembra fatta, ma le emozioni non sono finite. Al 92', un calcio d'angolo per la Real porta a un batti e ribatti che si risolve quando la palla arriva a Oyarzabal, libero di alzare la testa e cercare il centro dell'area; sul tocco del capitano giputxi il più veloce è Gorrotxategi, che calcia di pura potenza e trova il primo gol con la maglia biancoblu.


Errori, disattenzioni difensive e squadre lunghe hanno dato vita a un derby sicuramente godibile dal punto di vista emotivo, anche se piuttosto povero da quello del gioco. Festeggiano giustamente a Donostia, dove la classifica iniziava a farsi preoccupante, mentre noialtri torniamo a Bilbao con le pive nel sacco dopo aver ripreso una partita che sembrava andata. Poche le sufficienze a mio avviso: Guruzeta e Navarro per i gol, Galaxy per la regia attenta, Gorosabel per l'azione dell'1-1 e la garra che ci mette ogni volta. Altalenante Unai, molto male Sancet, nervosissimo e sostituito prima dell'ora di gioco, invisibile Berenguer, per una volta sottotono Jauregizar (che non può sempre cantare e portare la croce); malissimo a mio avviso Laporte, che sembra aver mandato dall'Arabia il cugino scarso. Valverde poteva fare poco di più, ma non si è capito perché cambiare solo tre giocatori nel contesto di un match fisicamente dispendioso.

Prossimi impegni mercoledì con il Newcastle a St James' Park e domenica in casa con l'Oviedo. Vedremo dalla formazione che giocherà in Champions se Txingurri ha o meno deciso di abdicare all'Europa per concentrarsi su una Liga che, dopo l'inizio a mille, ci ha visto vincere una sola volta nelle ultime 8 giornate.


Edoardo Molinelli