ATHLETIC CLUB: Simón; Lekue (31’ Areso), Vivian, Laporte, Berchiche; Jauregizar, De Galarreta (59’ Vesga); Berenguer (59’ Navarro), Sancet (75’ Izeta), N.Williams; Guruzeta (59’ Sannadi). All. Valverde GETAFE: Sivera; Kiko (85’ Munoz), Iglesias, Domingos, Djene; Rico, Milla, Arambarri, Liso, Da Costa (67’ Martin); Mayoral. All Bordalas. gli higlights di Athletic Club - Getafe IRRICONOSCIBILI! Premessa 1: le partite contro le squadre di Bordalas sono da sempre avvincenti come un minestrone verza e scarole. Complimenti a chi si occupa degli highlights: che impresa tirare fuori 3 minuti ed oltre! Premessa 2: da rivedere assolutamente la nostra preparazione atletica. Perdiamo 1,5 giocatori a partita (in questo caso Lekue e Laporte). Che si aggiungono ai lungodegenti/assenti ed Iñaki. Detto questo, dopo aver rialzato la testa sia in Liga che in Champions ci aspettavamo la terza vittoria consecutiva: chi non se la sarebbe aspettata in casa con il modesto Getafe? Magari senza estetismi, correndo, lottando, graffiando e scalciando come la vecchia Catedral imponeva, ma in ogni caso la vittoria era il risultato meno quotato da tifosi e bookmakers! Ed invece, peggio di sempre: peggio di sempre perché è addirittura il Getafe a fare la partita nel primo tempo (senza tirare in porta, ovviamente). L’Athletic non è mai padrone del campo, non riesce a trovare una quadra, né intensità nel pressing e nella fase offensiva. Insomma, l’Athletic non è l’Athletic. Piccolo dettaglio non trascurabile: dopo un po’ di mesi vediamo Sancet e Nico Williams partire insieme dal primo minuto, ma l’artiglieria pesante ha sparato solo due volte con Sancet sul finale della prima frazione, che riceve da Areso e trova un grande Soria pronto a respingere con i piedi, ed ha assistito Guruzeta nel secondo tempo, bravo a trovare spazio in area ma meno a trovare la porta. Non succede praticamente nulla fino al vantaggio del Getafe: minuto ’74, cross dalla destra, difesa piazzata male, colpo di testa da distanza ravvicinata e respinta non impeccabile di Simón sui piedi di Borja Mayoral. 0-1. Triste, ma meritato, anche perché nel finale sono sempre gli uomini di Bordalas ad andare vicini alla seconda segnatura. Ora ci tocca il derby ad Anoeta: per entrambe le squadre non c’è migliore occasione di questa per rialzare la testa! Pronostico? Una X grande quanto una casa. La Erreala non se la passa meglio di noi, così come il Newcastle, nostro prossimo avversario europeo, che sembra essere il nostro alter ego in Premier… L’Athletic appare scarico e demotivato. Valverde sembra assorbire l’atteggiamento della squadra in campo. La Champions pesa ma, considerando l’ampio turnover, gli infortuni di più. Mi permetto di aggiungere uno spunto di riflessione: Paulo Sousa, al principio della sua seconda stagione in casa Salernitana (dopo aver ottenuto un risultato record l’annata precedente), durante la prima conferenza stampa ufficiale lasciò tutti a bocca aperta dicendo pubblicamente: “la squadra nella scorsa stagione ha sovraperformato, ho i dati che lo testimoniano. Se non arriveranno 5 6 titolari faremo fatica a mantenere la categoria, non dobbiamo illudere nessuno”. Paulo fu licenziato poco dopo. La Salernitana è mestamente retrocessa. Ebbene: è colpa degli infortuni? È colpa/merito degli avversari che hanno capito come giochiamo? È colpa delle aspettative che incidono sulla psiche delle nostre “star”? O nel 2024/2025 abbiamo semplicemente sovraperformato? Ai posteri l’ardua sentenza. Buon derby!
Stefano Bifulco