22 OTTOBRE 2025 - 3a GIORNATA DI CHAMPIONS LEAGUE 25/26

ATHLETIC CLUB 3 - QARABAG 1

1’ Andrade (Q), 40’ Guruzeta (A), 70’ Navarro, 88’ Guruzeta (A)


ATHLETIC CLUB: Simón; Gorosabel (65’ Areso), Paredes, Laporte, Berchiche; Jauregizar, Rego (65’ De Galarreta); I. Williams (38’ Berenguer), Sancet (82’ Vesga), N.Williams (65’ Navarro); Guruzeta. All. Valverde


QARABAG: Kochalski; Silva (79’ Silva), Mustafazada, Medina, Cafarquilyev; Pedro (56’ Jankovic), Kady; Duran (67’ Kashchuk), Andrade (56’ Addai), Zoubir; Akhundzade (67’ Bayramov). All.


gli higlights di Athletic Club - Qarabag


Dopo due pesanti sconfitte contro altrettante habitué della coppa dalle grandi orecchie la Champions dell’Athletic riparte dalla sfida casalinga contro gli azeri del Qarabag che si presentano al San Mamès con due scalpi nella cintura (Benfica e Copenaghen) e 6 punti in classifica.

Ernesto Valverde schiera il solito 4-2-3-1 confermando la mediana verde Jauregizar Rego e i fratelli Williams con Sancet dietro Guruzeta. In difesa davanti a Unai Simón operano Paredes e Laporte con Gorosabel e Berchiche sulle fasce. Solito clima rovente al San Mamés con soltanto pochi coraggiosi giunti da Baku per sostenere gli ospiti e fronteggiare il muro biancorosso.


Il tempo di omaggiare Pichichi e si parte. Dopo meno di cinquanta secondi gli ospiti sono già in vantaggio con il capoverdiano Leandro Andrade che approfitta di un pasticcio tra Paredes e Laporte per battere Simón. Inizio shock per i padroni di casa con il Qarabag che sistema a 5 in difesa con linee molto strette e aggressive che anestetizzano il gioco peraltro caratterizzato da un palleggio abbastanza lento.

Al 10° una bella azione in transizione per l’Athletic con Sancet che taglia e viene servito in verticale davanti al portiere da un filtrante di Rego. Il numero 8 spreca calciando alto.

Tutto il primo tempo si dipana all’insegna del dominio zurigorri che però viene sistematicamente vanificato dagli errori sottoporta degli avanti, su tutti un fortemente impreciso Sancet.

Al 36° si ferma Iñaki Williams, che chiede il cambio per un fastidio muscolare. Al suo posto Alex Berenguer.

Al 40° minuto alla sagra degli errori partecipa la linea difensiva del Qarabag che inopinatamente alta si fa infilare da uno splendido lancio di Jauregizar che pesca Guruzeta solo davanti al portiere. Il centravanti non sbaglia, è 1-1.


Il secondo tempo riparte con l’Athletic all’arrembaggio e una imprecisione nelle conclusioni direttamente proporzionale all’impegno profuso, così come nella prima frazione.

Tra il 48° e il 50° prima Guruzeta e poi Paredes sprecano due nitide palle goal che fanno pensare a una gara maledetta.

Valverde si rende conto che la squadra sta atleticamente calando e sostituisce Gorosabel, uno spento Nico Williams e un ottimo Rego con Areso, Navarro e Ruiz de Galarreta. È il minuto 65. L’intuizione di Txingurri paga i dividendi sperati, Navarro, dopo l’ennesimo recupero di Jauregizar, converge da sinistra e all’altezza della lunetta fa partire un tracciante che si spegne sotto il sette opposto. È il tanto agognato 2-1.

Gli ultimi 20 minuti sono un elogio della confusione. Le due squadre lottano senza alcun criterio tattico e i padroni di casa rischiano la beffa se non fosse per un salvataggio sulla linea di Berchiche che riscatta una partita distratta.

All’88° la chiude Guruzeta con uno splendido destro da fuori aria che siglilla il 3-1 e la sua personale doppietta.


L’Athletic smuove la classifica e guadagna una boccata d’ossigeno in un momento di palese difficoltà.

Il bicchiere mezzo pieno sta nel risultato, nella doppietta di un redivivo Guruzeta e nel fosforo volitivo dei verdissimi Rego e Jauregizar; di negativo si nota la scarsa forma dei fratelli Williams e la capacità di rendere difficili anche le partite che non dovrebbero esserlo.


Salvatore Mario Gaias