19 OTTOBRE 2025 - 9a GIORNATA DI LIGA 25/26

ELCHE 0 - ATHLETIC CLUB 0

gol


ELCHE: Peña; Chust, Bigas, Petrot (62’ Pedrosa); Nuñez (89’ John), Neto, Febas, Aguado(75’ Mendoza), Valera (89’ Josan); Rafa Mir, Silva. All. Sarabia


ATHLETIC CLUB: Simón; Areso, Vivian, Laporte (83’ Paredes), Berchiche; Jauregizar, De Galarreta (68’ Rego); Berenguer, Sancet (58’ U.Gómez), Navarro (46’ N.Williams); Guruzeta (46’ I. Williams). All. Valverde


gli higlights di Elche - Athletic Club


L’Athletic ricomincia il campionato da Elche dopo la pausa per le nazionali. Valverde recupera tutti gli infortunati, schierando Berenguer e Sancet assieme Navarro e Guruzeta in avanti, mentre i fratelli Williams si accomodano in panchina. Nessuna novità con i titolari in difesa e centrocampo.

Eder Sarabia, allenatore dell’Elche e figlio del grandissimo ex zurrigorri Manu Sarabia, viene premiato ad inizio partita come “coach of the month” proprio da suo padre, con un bellissimo abbraccio tra i due. L’Elche si trova molto vicino alle zone alte della classifica, grazie ad una sola sconfitta, tre vittorie e quattro pareggi fin'ora.


La partita inizia a ritmi bassi, il pressing degli uomini di Valverde non permette all’Elche di uscire dalla propria metà campo. Proprio una costruzione dal basso errata, porta al quasi vantaggio dei biancorossi con una deviazione di Sancet su un passaggio sbagliato di Chust, ma la palla si spegne di poco a lato.

Questo episodio, invece di dare più vigore ai leones, da la spinta all'l’Elche che inizia a guadagnare campo e al 18’ Rafa Mir calcia da pochi passi addosso a Unai Simón, anche se l’attaccante murciano era partito in fuorigioco.

Pochi minuti dopo, è ancora il numero 10 dell’Elche che vince un contrasto aereo contro Bechiche, vince il successivo contro Laporte e, appena entrato in area calcia basso e angolato sul secondo palo, dove Simón è superlativo, deviando in angolo.

Attorno al 25’, l’episodio che avrebbe potuto cambiare le sorti del match: lancio lungo per Silva, che viene a contatto con Vivian, il quale sfiora di testa ma la palla carambola sulla mano del difensore. Veementi proteste dei padroni di casa che chiedono l’espulsione del difensore come ultimo uomo. L’arbitro Guzman Mansilla dopo alcuni minuti di protese e gioco fermo, viene richiamato al VAR (troppo lunga l'attesa tra il fatto e la chiamata al video-check). Dopo un’attenta revisione, l’arbitro decreta il fallo di Silva su Vivian, facendo infuocare i locali.

L’Athletic fa fatica ad imbastire un’azione decente offensiva, ma appena dopo la mezz’ora, uno splendido cambio di gioco di De Galarreta lancia Berenguer sulla destra, l’esterno attende i tagli di Guruzeta e Navarro e decide per un cross profondo per l’esterno sinistro, l’intervento a vuoto di Chust toglie il tempo a Navarro che non ci mette il piedino e la palla si spegne sul fondo.

L’Elche continua a fare la partita, anche se non perdono mai l’occasione di protestare contro l’arbitro. In un break offensivo zurrigorri, è Berenguer che di testa defilato mette in condizione Guruzeta di calciare al volo; il sinistro dell’attaccante è lo specchio della prestazione dell’Athletic della prima frazione, una conclusione sballata che si spegne molto lontano dal secondo palo.

Il primo tempo termina con molti sbadigli e molti quesiti per i tifosi biancorossi, che osservano una squadra lontana parente delle ultime tre stagioni.


Nella ripresa, Txingurri sguinzaglia i fratelli Williams per Navarro e Guruzeta. I primi cinque minuti sembra che l’inerzia possa cambiare per gli ospiti, con più piglio offensivo, ma questa sensazione dura pocchissimo, con l’Elche che torna a comandare il gioco, anche se non ci sono grandissime occasioni.

Al minuto 58’ Nico Williams dalla sinistra salta due uomini e serve suo fratello sul palo opposto, Iñaki perde l’attimo per calciare e serve al centro, l’Elche non riesce a liberare e la palla arriva a Jauregizar che dal limite calcia, ma una deviazione spegne il tiro a lato di Peña immobile.

L’Athletic attende l’Elche per colpire in contropiede. Unai Gómez prende il posto di Sancet, ancora non in piena forma. Al minuto 66’ bruttissimo pasticcio di Areso che pressato da Valera perde il pallone nella sua trequarti, la palla arriva a Silva, Areso prova a rimediare all’errore ma perde anche il secondo contrasto, il portoghese calcia in porta e Unai Simón vola a respingere il pallone, che rimane in area e, in qualche modo, i leones spazzano.

L’Athletic vive sulle giocate di Nico Williams, il quale non sempre interagisce con i suoi compagni con i tempi giusti, ma la condizione dei zurrigorri non sembra proprio decollare. L’Elche annusa che può fare il colpaccio, ma la difesa guidata da Simón, che nei minuti finali para un bel tiro del giovane Mendoza, regge gli attacchi avversari.

Nei minuti di recupero, Rego, entrato per De Galarreta, trova Berenguer sulla sinistra, il numero sette si accentra e calcia in porta dove Iñaki Peña compie la prima parata della giornata, salvando l’imbattibilità casalinga dell’Elche.


Brutta partita dell’Athletic ,la squadra è sembrata spenta e poco reattiva, contro un avversario che sta giocando molto bene e sta ottenendo ottimi risultati da neo-promossa.

Unai Simón, premiato MVP, ha salvato il risultato grazie a due grandissime parate, Laporte, uscito anticipatamente per precauzione, ha offerto un'altra buona prestazione. Areso, dopo gli incoraggianti segnali positivi delle ultime partite, non ha spinto con regolarità sulla sua fascia e il doppio errore in copertura poteva costare caro. Iñaki Williams, come attaccante, non ha mai convinto, e questo ritorno come punta centrale non sembra portare alcun tipo di beneficio.

Forse anche il prossimo appuntamento di Champions League contro il Qarabag al San Mamés ha fatto pendere a Txingurri per un gioco più attendistico, per tenere più energie possibile per l’impegno di mercoledì. Una cosa è certa: l'Athletic degli ultimi anni non ha abituato i suoi tifosi a questo tipo di prestazioni.


Lodovico Monoli