20 SETTEMBRE 2025 - 5a GIORNATA DI LIGA 25/26

VALENCIA 2 - ATHLETIC CLUB 0

72 Santamaria (V), 93 Duro (V)


VALENCIA: Agirrezabala; Foulqyuer, Tarrego, Diakhaby, Gaya (70'Vazquez); Santamaria, Javi Guerra, Rioja (70' Beltran); Diego Lopez (70' Duro), Raba (63' Ramazani), Danjuma (80' Almeida). All. Corberan.


ATHLETIC CLUB: Simón; Areso, Vivian, Paredes, Berchiche; Jauregizar (81' Rego), De Galarreta (68' Vesga); Iñaki Williams, Sancet (68’ U.Gómez) Navarro (68' Sannadi); Berenguer (63’ Laporte). All. Aspiazu


gli higlights di Valencia - Athletic Club


Si conclude con una dolorosa sconfitta per 2-0 al Mestalla la difficile settimana dell’Athletic club. La squadra di Valverde (che sta scontando le quattro giornate di squalifica, con il suo vice Aspiazu in panchina a fare le sue veci) perde 2-0 contro il Valencia e deve fare i conti con il rovescio della medaglia che la rende una realtà unica al mondo.

Come già accadutoi in settimana dopo la sconfitta casalinga contro l’Arsenal, il conjunto zurigorri e i propri tifosi dopo serate come questa si chiedono quanto sia sostenibile la filosofia athleticzale alla prova degli impegni europei.


L’Athletic infatti si è presentato ieri di fronte ai murcielagos valenciani con una formazione che presenta i limiti caratteristici della rosa acuiti da alcuni infortuni e dalle fatiche europee. Ciononostante, il primo tempo è di inequivocabile matrice basca. Il problema per i biancorossi è che i baschi sugli scudi sono 12 tra i quali il portiere del Valencia, quel Julen Agirrezabala che spesso ha fatto la fortuna dell’Atheltic e che oggi ha stoppato con sicurezza tutti tentativi dei suoi ex compagni.

La prima frazione si chiude però con le prime disattenzioni degli ospiti che prestano il fianco alle ripartenze del Valencia denotando una sorta di mancanza di equilibrio che sta caratterizzando le partite dei bilbaini.

In difesa il rientro di Berchiche e l’utilizzo di Areso consentono di avere forze fresche sulle fasce ma tale vigoria va a da affievolirsi insieme al ritmo di gioco verso la fine del primo tempo. In attacco se Navarro presenta buone intuizioni e Sancet mostra ancora una volta di essere un giocatore di livello superiore. Berenguer e soprattutto Iñaki Williams (schierato centravanti) deludono.


La ripresa si apre con un Valencia nettamente più volitivo e un Athletic da subito in difficoltà nel tenere le distanze tra i reparti. In una ripartenza dei padroni di casa Dani Vivian stende un attaccante e dopo un lungo check al var viene espulso in quanto ultimo uomo.

La decisione dell’arbitro è stata parecchio contestata ma, per onestà intellettuale, è doveroso sottolineare che a volte il VAR prende e a volte da, così come accadde in primavera contro la Roma con l’espulsione di Matts Hummels.

Da quel momento l’Athletic nonostante l’ingresso di Laporte perde solidità in difesa e capitola per ben due volte. Del franco-haitiano Santamaria e di Hugo Duro (a tempo scaduto) le reti del Valencia. Inutile per i zurigorri l’ingresso di un Sannadi sempre più macchinoso, e di Unai Gómez.


La sensazione è di una squadra in difficoltà ma sono questi i momenti nei quali la filosofia, il senso di appartenenza e il privilegio di essere parte di una realtà unica al mondo, storicamente, diventa il propellente dell’anima athleticzale.


Salvatore Mario Gaias