4 MAGGIO 2025 - 34a GIORNATA DI LIGA 24/25

REAL SOCIEDAD 0 - ATHLETIC CLUB 0


REAL SOCIEDAD: Remiro; Traore (74' Aramburu), MArtin, Aguerd Aihen; Marin, Zubimendi, Gomez (62' Sucic); Kubo (82' Becker), Oyarzabal, Mendez (62' Barrenetxea). All. Alguacil


ATHLETIC CLUB: Simón; Gorosabel, Vivian, Paredes, Lekue; De Galarreta (62' Jauregizar), Prados (74' Vesga); I. Williams (62' Djaló) Gómez (82' Boiro), Berenguer; Guruzeta (62' Sannadi ). All. Valverde


gli higlights di Real Sociedad - Athletic


Prepartita con una bella coreografia della grada locale e con un doveroso omaggio ad Oscar De Marcos per l’utimo suo derby da giocatore.

Real Sociedad e Athletic Bilbao si sono affrontati in una partita chiave per la lotta alle posizioni europee, Champions per i Zurigorri e Europa/Conference League per Txuri-urdin, ma questo non basta a riempire Anoeta che si presenta con diversi vuoti: 36 mila spettatori sulla carta ma diversi abbonati non si sono presentati.

Athletic arriva come un pugile suonato dai 3 colpi dello United di giovedì, dentro di me aleggia ancora il ricordo da bambino quando vidi in TV il dramma della finale Roma-Liverpool all’Olimpico e, pur non essendo romanista, da allora ho sempre pensato che mai avrei voluto vivere un dramma sportivo del genere con la mia squadra. Lascio a voi andare avanti...

Otto cambi dalla formazione di giovedì da parte di Valverde, che ha lasciato a Lezama Nico, alle prese con la pubalgia.

La Real arriva al derby dopo un campionato con più ombre che luci; solo la qualificazione a un posto europeo può salvare la stagione, formazione tipo per Alguacil che ha già annunciato la fine della sua esperienza sulla panchina txuri-urdin.


Nel primo tempo la Real Sociedad, grazie al suo gioco posizionale, ha provato a controllare il pallone, mentre l’Athletic ha puntato sulle transizioni veloci e sui lanci per i suoi attaccanti, che si dimostreranno non in vena, sugli scudi in negativo Alex Berenguer molto impreciso e Guruzeta spaesato e a tratti imbarazzante.

Pochissime azioni degne di nota tanto che la mia attenzione è andata sugli striscioni pubblicitari votati soprattutto al mercato asiatico e ai cori della curva bultzada dove si sentiva solo il lanciacori con il megafono (aggeggio che odio nelle curve).

Mi risveglia il cartellino giallo a Berenguer, che sarà quindi assente alla prossima partita dove saremo presenti noi Italiako Lehoiak per il nostro anniversario d’argento.

Nel secondo tempo un lampo dei padroni di casa: chiara occasione con un bel colpo di testa di Brais Mendez, ma Unai Simón compie una grandissima parata, riaprendomi la ferita della scelta di non farlo giocare in coppa.

Txingurri al 60° inserisce Maroan, Djaló e Jaurewizard e la squadra ha un moto d’orgoglio senza però creare grossi pericoli a Remiro, soprattutto grazie anche al preciso e attento difensore Jon Martin, classe 2006, prospetto davvero interessante.

Qualche sceneggiata di Kubo, ben gestita bene dai leones e dall’arbitro che non concede troppe sceneggiate, mentre Berenguer spreca una possibile azione sbagliando il controllo anziché darla a Maroan, lanciato verso la porta.


Uno 0-0 finale con troppi sbadigli per una domenica sera post primo maggio. Buon pareggio in perfetta media inglese, la Champions è sempre più vicina per il resto “il calcio dà, il calcio toglie”.


Francesco Scordamaglia