22 SETTEMBRE 2024 - 7a GIORNATA LIGA 24/25

ATHLETIC 3 - CELTA 1

Gurzeta (A), Aspas -R- (C), Guruzeta, Djaló (A)


ATHLETIC CLUB: Agirrezabala; De Marcos (77' Gorosabel), Vivian, Paredes, Yuri; De Galareta (59' Prados), Jauregizar, Iñaki, Sancet (71’ Unai Gomez), Nico (71' Berenguer); Guruzeta (59’ Vesga).


CELTA VIGO: Guaita; Javi Rodriguez, Starfelt, Jailson (63' Carlos Dominguez); Hugo Alvarez (67' Swedberg), Sotelo (63' Moriba), Damian Rodriguez, Mingueza (5' Alonso); Aspas, Douvikas (67' Iglesias), Bamba.


gli higlights di Athletic - Celta Vigo


L'Athletic ospita il Celta per il sesto turno di Liga, curiosamente dopo aver già giocato (e vinto, espugnando il Butarque) il settimo: astrusità figlie dei calendari sempre più assurdamente congestionati.

Valverde ruota i suoi uomini visti i tanti impegni ravvicinati e opta per Adama e Berenguer in sostituzione degli infortunati Yuri e Nico, con il doble pivote stavolta formato da Jauregizar e Prados. A sbloccare la contesa già dopo pochi minuti è Gorka Guruzeta, il primo ad avventarsi su una palla vagante e a depositarla in rete con l'esterno destro e grande senso del gol. Tra due squadre che storicamente amano giocare molto a viso aperto, come da tradizione viene fuori una partita davvero godibile, quasi sulla scia del pirotecnico 4-3 dell'anno scorso.


Col passare dei minuti gli asturiani iniziano a guadagnare campo e a creare problemi soprattutto sul loro out sinistro, grazie ad un ispirato Bamba, alle sovrapposizioni di Marcos Alonso (entrato subito al posto dell'infortunato Mingueza) e al solito Aspas, libero di svariare per tutto il fronte d'attacco.

E' proprio il Totò Di Natale delle Asturie a sfruttare lo spazio tra i due centrali biancorossi a metà del primo tempo: il suo taglio viene premiato da Bamba e il capitano del Celta è furbissimo ad attendere il contatto con Agirrezabala. Rigore e battuta centrale beffarda e vincente.

Dieci minuti più tardi è ancora Bamba a mettere in mezzo da sinistra, ma fortunatamente Agirrezabala copre bene il primo palo e neutralizza la conclusione ravvicinata di Alonso. Subito dopo è ancora Aspas a tagliare in mezzo ai centrali e a trafiggere Agirrezabala ma, per fortuna, l'assist di Douvikas arriva con un attimo di ritardo e la rete viene cancellata per fuorigioco.

L'Athletic trova il gol del nuovo vantaggio proprio nel miglior momento del Celta: Berenguer fa partire un cross teso e preciso da sinistra e ancora Guruzeta batte Guaita con un colpo di testa stilisticamente bellissimo e da grande centravanti; da rivedere anche il movimento di Gorka per anticipare il marcatore.


I Leones vanno dunque al riposo in vantaggio per 2-1 e Valverde nell'intervallo sostituisce Agirrezabala, rimasto contuso in occasione del rigore, con Alex Padilla. Nella ripresa c'è spazio per un paio di giocate di gran classe da parte di Berenguer e Sancet, con entrambi che arrivano anche alla conclusione ma senza impensierire troppo l'estremo difensore ospite.

L'occasione migliore per il Celta capita sul mancino di Bamba, che da buona posizione non inquadra però lo specchio della porta. Giraldez mette mano alla panchina e col passare dei minuti cuce un abito sempre più offensivo alla sua squadra, soprattutto dopo l'ingresso dello svedese Swedberg e del Panda Iglesias. Anche Valverde esaurisce le sostituzioni a sua dispozione, inserendo prima Ruiz de Galarreta e Lekue (per Jauregizar e Adama) e poi Djalò e Unai Gomez (in luogo di Guruzeta e Berenguer).

Al minuto 79 l'Athletic recupera palla nella propria trequarti e la sfera arriva rapidamente a Sancet che serve Iñaki sull'esterno, partenza con la moto del numero 9 e assist al bacio per Djalò, che di testa segna il primo gol ufficiale in rojiblanco e chiude i giochi. Gli ospiti ci provano fino all'ultimo, ma per Padilla c'è solo ordinaria amministrazione.


Vittoria dunque convincente per l'Athletic contro un Celta Vigo che ha davvero venduto cara la pelle e mostrato anche ottime trame di gioco. A margine, da segnalare che Txingurri ha già utilizzato 24 calciatori in queste prime uscite: di fatto tutta la rosa, con le sole eccezioni di Serrano e dell'infortunato Simon.


Antonio Mancuso